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Cura per l’ulcera del piede diabetico: l’importanza della riepitelizzazione cutanea
09 Nov 2020
Cura per l’ulcera del piede diabetico: l’importanza della riepitelizzazione cutanea

L’ulcera del piede diabetico è una della principali complicanze del diabete. Si stima che circa il 30% dei diabetici è destinato a sviluppare un’ulcera del piede nel corso della vita, andando incontro al rischio di amputazione di una parte o dell’intero piede. La sfida, per questo tipo di lesione, consiste nell’ottenere una ottimale riepitelizzazione cutanea e quindi una guarigione migliore in tempi rapidi. La presenza di una lesione espone infatti quotidianamente il paziente diabetico a un rischio potenziale di infezione e quindi di ospedalizzazione e amputazione.

Nei siti di lesione cutanea (ulcera) si instaura, in particolare, un processo infiammatorio causato dall’ iper-reattività di specifiche cellule immunitarie (mastociti in primis) localizzato nelle strutture dermo-epidermiche. L’attivazione del mastocita si associa alla progressiva sofferenza del tessuto cutaneo, vascolare e nervoso determinando le tipiche problematiche dell’ulcera del piede diabetico: dolore, prurito, edema e aumento del diametro dell’ulcera.

Un nuovo approccio terapeutico viene oggi considerato per la cura dell’ulcera del piede diabetico.

Nevamast Gel, a base di Adelmidrol (2%) e Acido Traumatico, si è dimostrato efficace nel controllare l’iper-reattività del mastocita cutaneo determinando potenziamento del turnover epiteliale (riepitelizzazione) e recupero funzionale della barriera protettiva idro-lipidica.

Uno studio clinico condotto su 37 pazienti con ulcere al piede di grado 1 A/B/C e 2 A/B ha dimostrato una significativa variazione dell’area media delle ulcere diabetiche dopo 4 settimane di trattamento con nevamast gel.

 

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