
La sindrome del piede diabetico viene oggi considerata una problematica decisamente invalidante, rappresentando il sintomo più evidente di una malattia dismetabolica diffusa che può coinvolgere non solo i nervi ma anche arterie e vene dell’arto inferiore.
Alla base dei sintomi e delle alterazioni di tessuto del piede diabetico (dolore, formicolii, prurito, perdita della sensibilità nervosa e ulcerazioni cutanee) vi è una graduale e cronica alterazione delle cellule neuro-immunitarie che strutturalmente si localizzano nei tessuti del piede.
In particolare il mastocita (cellula immunitaria) localizzato nei tessuti dermo-epidermici del piede è coinvolto nelle reazioni infiammatorie indotte da un’ampia gamma di malattie (artrosi, artriti, diabete, neuropatie, lesioni cutanee, ecc.) promuovendo l’insorgenza dei sintomi e delle alterazioni di tessuto tipiche del piede diabetico.
Sebbene la diagnosi clinica di neuropatia diabetica richieda un’attenta valutazione medica, il ruolo del Podologo è fondamentale per una diagnosi precoce di neuropatia diabetica.
Attraverso la valutazione di deformità, secchezza cutanea, presenza di ulcere e soprattutto delle alterazioni della sensibilità nervosa (con l’utilizzo del monofilamento di Semmes Weinstein) il Podologo può precocemente sospettare la neuropatia diabetica e consigliare al paziente una visita specialistica neurologica.